Escursione pensata da tempo per andare a conoscere gli ambienti a nord del Monte Cava attraverso una vallata ricca di
retaggi storici e la narrazione del passaggio di Annibale e del suo esercito proprio da queste parti, diretto verso
la Marsica alla ricerca di nuovi alleati per attaccare da est il cuore dell’impero romano.
Di sicuro sin dall’antichità questa valle rappresentava un’importante via di comunicazione che, come molte, metteva
in comunicazione insediamenti posti nei versanti opposti delle montagne favorendo lo spostamento delle persone e lo scambio
delle merci; numerose sono infatti le testimonianze storiche sull’utilizzo sin dall’antichità di questa lunga e digradante
vallata che pone in comunicazione il Cicolano con l’area di Amiternum, incluso un tratto pavimentato risalente all’epoca
romana di cui però non rimane quasi più nulla perché distrutto al fine di lasciare spazio alla strada destinata all’uso dei
proprietari dei Casali di Ruella, un borghetto di poche case secondarie in parte abbandonate che si incontra una volta addentrati nella valle.
Si lascia l’auto in uno slargo all’inizio della Strada di Ruella (cartelli stradali all’inizio) che si stacca dalla
provinciale che da Tornimparte sale a Castiglione e ci si incammina dapprima in lieve salita fino a portarsi nella
stretta forra che segna proprio l’imbocco della vallata, una profonda spaccatura che si nota bene anche percorrendo
l’autostrada; si superano alcune svolte in cui la strada è sostenuta da massicciate ed in breve si approda alle case
del borgo disseminate su un vasto pianoro che ha per sfondo la sagoma affilata del Monte Ruella.
Superato il piccolo abitato si prosegue lungamente e sempre con pendenza costante prendendo progressivamente quota
attraverso altopiani in una continua alternanza di boschi e radure che rende molto gradevole e tutt’altro che faticosa
la camminata; non vi sono mai problemi di orientamento visto che si procede seguendo il fondo della valle lungo un tracciato sempre evidente.
Si esce definitivamente dal bosco ormai in vista del Rifugio Ferrarecce situato nel mezzo di una vasta conca cui fa da
cornice la dorsale del Monte Cava, sicuramente meno imponente da questo versante ma comunque un bel complemento
all’ambiente vasto, brullo e solitario tipico delle medie quote d’Appennino.
Dal rifugio si intuisce la traccia che descrivendo un’ansa porta alla base della dorsale dove si incontrano i segnavia
del sentiero che sale da Castiglione per la valle Fracida , si supera una cisterna di captazione dell’acqua ormai in
abbandono e si affronta un ultimo tratto in discreta salita che conduce sulla linea di cresta nelle immediate
vicinanze dell’ometto di vetta del Cava; dalla cima si ha una bella vista che abbraccia la tante alture e vallate
circostanti ed offre una la visuale sul percorso da seguire per portarsi sulla dorsale che sale al Colle Acetoni, altra meta dell’escursione.